Maurizio Fioretti musicopittore

al Salotto Musicale, 
Domenica 11 febbraio 2024, Vernissage dalle ore 18 in poi

MAURIZIO FIORETTI, il Musicopittore, 
SOGNANDO UN NUOVO MONDO
Vernissage

dalle ore 18,00 Vernissage al Salotto Musicale

Per informazioni e prenotazione tel.: 3338568464 (calls, sms, whatsapp
oppure tel. 066879419 (calls, whatsapp),
o con email_ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Teatro Arciliuto - P.zza Montevecchio, 5 (Roma)

Maurizio Fioretti nasce in Umbria, nel cuore verde d’Italia, nel suo centro. Molto presto, all’eta’ di 10 anni, sono stato attratto irresistibilmente dalla Musica e dalla Pittura, che cominciai a studiare, a praticare e a sperimentare per tutti gli anni a seguire.
Da settembre 2009 vivo e svolgo il mio lavoro artistico prevalentemente a Roma.
Ho realizzato e realizzo mostre e concerti musicopittorici oltre che a Roma anche a Parigi, Londra e Barcellona.

Per quanto riguarda la mia formazione di pittore artista, e’ stata non accademica, con studio e sperimentazione continua, seguendo la mia passione in modo libero e con il rapporto diretto con vari artisti incontrati nel percorso personale. Partendo dall’amore da bambino per gli impressionisti, Van Gogh e i grandi del Rinascimento, per poi sviluppare in seguito l’interesse per l’espressionismo e l’espressionismo astratto, per Picasso, Matisse, la scuola romana degli anni sessanta, fino ad alcuni contemporanei.
Inoltre negli anni, con l’avanzamento dello studio della musica e degli artisti pittori legati alla musica, come Kandisky, Klimt, Leonardo Da Vinci etc., ho voluto sviluppare le intuizioni e le teorizzazioni di questi, inventando un progetto completamente originale che mette insieme la realizzazione di musica e pittura al contempo, grazie anche alla tecnologia (loop station etc.) : quindi nello spazio-tempo di una performance la creazione di musica e pittura ad opera di un unico autore: il musicopittore.

Negli anni della mia lunga formazione musicale, seguendo gli studi di chitarra classica in Coservatorio, acustica ed elettrica, divento musicista professionista, compositore ed autore, insegnante di chitarra classica e moderna.
Nella mia formazione culturale ci sono inoltre gli studi di Sociologia e Pedagogia all’Universita’ ”La Sapienza”di Roma.

Attraverso il gesto pittorico, mi interessa ricercare la bellezza, realizzare la verità e l’autenticità dell’essere profondamente umani, fino alle forme non coscienti che si esprimono con la vitalità dei colori e l’emergenza delle linee.

Il mio muovermi sulla tela si fonde al ritmo, composizione, strati armonici, silenzi (pause), improvvisazione, che mi appartengono e che caratterizzano la mia identità di musicista.
Dipingere, cercare appassionatamente una fusione tra mondo fisico e psichico, tra movimento del corpo e immagini interne profonde…''
Mau

‘’un musicista, un pittore, un poeta di immagini? Sono tre dimensioni che convivono nei suoi quadri in cui il colore campisce lo spazio definendo superfici diverse per intensità e spessore..’’ ha scritto di me Cecilia Spetia (storica e critica d’arte).
''...Mettendo così in scena, in maniera del tutto innovativa, il rapporto vivo e forte che nella sua pratica artistica lega l’immagine al suono e viceversa. Alla luce di queste riflessioni e davanti ai lavori di Maurizio Fioretti mi viene in mente quanto scrisse Kandinsky nel 1912, in “Lo spirituale nell’arte”, relativamente a “un’affinità tra le arti e in particolare tra musica e pittura”. Secondo il pittore russo, infatti, fu proprio tale affinità a liberare la pittura dall’obbligo di rappresentare la realtà collocandola “all’inizio di un percorso che porterà la pittura con le sue sole forze a diventare un’arte astratta e realizzare finalmente una composizione puramente pittorica'' Ludovica Palmieri (storica e critica d'arte)

Ricordo il sole, l’ossigeno di Villa Torlonia, il profumo dell’aria, la tanta gente intorno e il sorriso di una ragazza seduta accanto a me. Poi l’artista, Maurizio Fioretti, armato di chitarra e pennello con la tela alle spalle e il pubblico sul viso. Ho visto musica e pittura mescolarsi insieme, suono e colore chiamarsi, rincorrere e nutrirsi attraverso vibrazioni tangibili. Come in un ballo o in un incontro d’amore, il pubblico passa alle spalle e la tela si mette di fronte. Il colore dipinge uomo e donna, ricerca eterna che non morira’ mai. Tocca di nuovo alla musica che non è la stessa di prima. Nemmeno il pubblico, ritornato frontale, e’ lo stesso di prima. Anche l’artista è cambiato, per questo tra poco lascera’ la chitarra per accarezzare la tela con colori diversi. E la tela piano piano non si chiama piu’ tela, si chiama opera. La gente batte le mani, la ragazza vicino a me sorride, è bellissima. L’artista ringrazia, tutto e’ stato bellissimo.Emanuele Santi (scrittore)