the Quartet

Venerdì 13 maggio 2022, dalle ore 20 in poi

The QUARTET 

presenta GHIVAPPA, il nuovo progetto artistico del 2021.

Marco Campea, tastiere, piano, flauto, vocoder
Andrea Romani, basso elettrico e fretless
Daniele Giusto, chitarra e chitarra synth
Lucrezio de Seta, batteria e percussioni

Ghivappa è un album che si compone di brani totalmente inediti, caratterizzati da un unico filo conduttore, la contaminazione.
In questo album, che è un vero e proprio tributo a tutta la musica, il funk, l'ethno, la world music, il tribal jazz e persino il rock prendono sempre più il sopravvento in un percorso artistico caratterizzato da sonorità audaci e complesse, che richiamano i mille colori della vita e della musica. Durante il concerto verranno presentati tutti i brani dell’album, ma non mancherà uno spazio dedicato ai brani presenti in Funkadelic, primo album della band.

Facebook fb.com/thequartetfunkjazzproject 
Instagram instagram.com/thequartet.jazz
web site www.thequartetproject.eu

ore 20 Buffet&Drink al salotto musicale Euro 10,00
ore 21 concerto
 nella Sala Teatro, Ingresso Euro 20,00, ridotto Euro 15 per iscritti alla newsletter

E’ gradita la prenotazione.

Per informazioni e prenotazione tel.: 3338568464 (calls, sms, whatsapp)
oppure tel. 066879419 (calls, whatsapp),
o con email_ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Teatro Arciliuto - P.zza Montevecchio, 5 (Roma)

GHIVAPPA – PRESENTAZIONE DEL DISCO

Il progetto artistico sarà disponibile a partire da novembre 2021 su tutte le piattaforme di streaming e sulla piattaforma thequartet.bandcamp.com
Presentazione dei brani che compongono il disco.
Paths of the soul
È il brano di apertura dell’album. Ritmiche serratissime alternate a frangenti arabeggianti che trasportano l’ascoltatore altrove.

Turning the pages
È come girare le pagine di un libro e immergersi in paesaggi sempre diversi. Larghe atmosfere condite da samples vocali.

Miles
Omaggio a Miles Davis. Melodia suonata con un timbro sintetizzato al quale è stato aggiunto il campione della tromba di Miles suonata con la sordina. Un solo di basso molto lirico e nello stesso tempo sincopato trasporta l’ascoltatore in una sorta di viaggio itinerante che porterà ad una ambientazione funk, ... quasi dance!

Ghivappa
Title track dell’album, impronta tipicamente funk. Come per Funkadelic (precedente album) si rende omaggio a due storici artisti simbolo del genere musicale: James Brown e George Clinton.
Il curioso titolo è frutto di un gioco di pronunce di due loro brani storici: Get Up (J. Brown) e Give up the funk (Parliament).

Pitchy
È inizialmente caratterizzato da un clima armonicamente “stonato” che poi sfocia in ambientazioni eteree e fluttuanti. Finale molto ritmato con una melodia martellante.
Weird Brano anticipatorio dell’album. Uscito ad aprile 2021 con un videoclip che ha avuto ottima accoglienza sulle piattaforme digitali. È un brano tribale con ritmiche volutamente elettroniche contrapposte a suoni molto caldi.

 

THE QUARTET – LA BAND

The Quartet è una band fortemente elettrica che propone un contesto musicale “nuovo” tendente ad esprimere un concetto basato su una costante ricerca di “quel suono” mai scontato e creato intorno al brano. La musica che propone è frutto di una evidentissima tendenza alla contaminazione. Il Jazz si fonde con il Funk, rimescolandosi con chiare influenze Ethno, tipiche della World Music, non disdegnando persino il rock. Il repertorio si compone prevalentemente di composizioni originali a cui si accompagnano classici del jazz funk totalmente riarrangiati. Alla realizzazione dell'album in uscita "GHIVAPPA" hanno preso parte Marco Campea (tastiere), Andrea Romani (basso), Daniele Giusto (chitarra) e Lucrezio de Seta (batteria).

Marco Campea, tastiere, vocoder, flauto

Inizia il suo percorso musicale studiando musica classica fin dall’età di 7 anni. Ben presto affianca agli studi classici lo studio della musica moderna, volgendo particolare attenzione al jazz, non trascurando il mondo della fonia. Tra i suoi maestri spiccano, in ambito jazzistico, i nomi di Amedeo Tommasi, con il quale studia armonia moderna, Giorgio Gaslini, che lo erudisce sulle tecniche di improvvisazione e sui nuovi linguaggi della contemporaneità musicale, e Andrea Alberti, che già da giovanissimo lo introduce al pianismo jazz. Dal 1980 al 1983 frequenta i seminari di “Siena Jazz“. Frequenta inoltre le masterclass di Joe Zawinul, il suo principale riferimento musicale, dal quale apprende e sviluppa le tecniche di programmazione dei sintetizzatori, la definizione e la gestione dei vari setup tastieristici e, sopratutto, quella attenzione spasmodica al “suono”. Si dedica sin da giovane all’insegnamento e collabora con vari istituti musicali (tra cui il Centro Jazz St. Louis di Roma – 1981/1982), per i quali, oltre ad essere titolare dei corsi di strumento e di teoria, organizza vari seminari dedicati all’arrangiamento musicale e alle varie tecniche, le prime per quel periodo, di registrazione audio digitale. Numerose sono le collaborazioni con la RAI, per la quale compone le colonne sonore per varie trasmissioni incentrate su varie tematiche.

Andrea Romani, basso elettrico

Bassista eclettico, in grado di adattarsi a diversi stili e generi musicali. Inizia a studiare a 16 anni, e trai suoi numerosi insegnanti, a testimoniare la sua propensione per il multistilismo, figurano Pierpaolo Ranieri, Paolo Senni, Paolo Costa e Massimo Moriconi.
Numerosissime le sue partecipazioni sia in ambito live che in studio di registrazione con cantautori ed interpreti della scena musicale pop, rock, jazz. Esperto in acustica musicale ed architettonica, svolge attività didattica per diverse realtà su tutto il territorio nazionale.

Daniele Giusto, chitarra, chitarra synth

Chitarrista elettrico, multistilista, suona anche la chitarra Synth. Inizia a studiare da autodidatta giovanissimo, per poi affidarsi, dal 2004, al maestro Roberto Donadi, con il quale approfondisce varie tematiche legate allo strumento e anche a fondamenti di grammatica musicale, armonia classica, armonia moderna, solfeggio, improvvisazione, arrangiamento e composizione. Partecipa a corsi dove apprende i principi della fisica acustica e dell’informatica applicata al contesto musicale. Inizia ben presto ad utilizzare professionalmente le varie piattaforme musicali (Cubase, Logic, Presonus Studio One). Studia con il maestro Marco Campea dal 2011, affrontando argomenti di armonia modale, composizione e arrangiamento jazz. Partecipa a seminari di chitarra jazz con Eddy Palermo, e con Massimo Varini approfondisce vari concetti legati al suono della chitarra.

Lucrezio de Seta, batteria e percussioni

Inizia a suonare dall’età di 12 anni. Batterista multistilista che vanta numerose collaborazioni di livello anche internazionale. Tra gli artisti con i quali ha collaborato spiccano i nomi di John Patitucci, Michael Landau, Tony Scott, Stefano Di Battista, Plàcido Domingo, Mitchell Forman, Fiorella Mannoia, Fabrizio Bosso, Ornella Vanoni, Bob Mintzer, Pasquale Innarella, Susanna Stivali, Patches Stewart, Michael Rosen, Max Ionata, Enrico Intra, Marc Copland, Grazia Di Michele, Francesco Puglisi, Marcello Sirignano, Aldo Bassi, Luca Pirozzi. Ha all’attivo come produttore artistico, discografico, e band leader numerosi CD: Virtual Dream – Casuality e Three Sides of a Coin, Fritz Gang featuring Lello Panìco, Power of Soul, Lucrezio de Seta and his Scurvy Brothers, Mickelangelo Piperno “Fuori”, Ecovanavoce, MELTrio, Majaria Trio, La Custodia del Fuoco, Antonio Figura “Between Spaces” e Lucrezio de Seta Quartet “Movin’ On”.
Ha partecipato a kermesse internazionali tra cui: Abu Dhabi Jazz Festival, Vienna Jazz Festival, Olympia Paris, European Bass Day (Germania, Gran Bretagna, Italia), Villa Celimontana Jazz, Amsterbass ’07, European Bass Day, Drummers United, Selinunte Jazz Festival, Roma Jazz Festival.
Oltre alla sua attività di strumentista, Lucrezio de Seta è attivo come insegnante di batteria e collabora con molti famosi batteristi in clinics e workshop (Kim Plainfield, Pete Zeldman, Virgil Donati, Akira Jimbo, David Garibaldi, Keith Carlock, Dom Famularo). Ha realizzato un metodo Minus One Drum (Bemolle Edizioni) con la musica del suo trio “Virtual Dream”. È autore del libro “The logic of Rhythm” edito da Groove Studio edizioni. Nel 2010 ha fondato la prima scuola dedicata alla batteria a Roma. [bat-te-rì-a] Drumming School diventata un punto di riferimento molto importante. Nel 2010 inizia anche quello che è diventato il più grande DrumFestival d’Italia, il Batterika Day, un evento unico, con esibizioni di batteristi professionisti italiani e internazionali tra cui concerti dal vivo, clinics, dimostrazioni con la presenza dei più importanti distributori italiani. (www.batterika.it). È anche direttore artistico di Elettrika Rome Guitar Festival e Musika!.